Il tema sollevato da ANASTE nel corso di una audizione presso la Presidenza del Consiglio
Nel corso di una audizione presso la Presidenza del Consiglio incentrata sulle problematiche emergenziali del quadrante sanitario Anaste – associazione datoriale che rappresenta una parte consistente delle imprese che lavorano in Italia nel campo della Terza Età e della cura dei non autosufficienti – ha ribadito, come il mondo delle RSA si trovi in uno stato di gravissima crisi, dal quale intende però risollevarsi, attraverso il lavoro quotidiano sugli anziani e le loro famiglie con proposte concrete per superare le criticità. Il Presidente nazionale Sebastiano Capurso ha ricordato come la crisi del settore sia generata, in massima parte, dalla necessità di assistere anziani molto malati, spesso con demenze e patologie croniche multiple, che necessitano di assistenza sanitaria ed ai quali vanno assicurate le coperture previste dal SSN e costituzionalmente garantite.
Anaste poi, facendo riferimento ai documenti congiunti, già presentati, predisposti dal CIASS, il Coordinamento interassociativo che riunisce le 17 sigle rappresentative dell’intero panorama datoriale del settore, ha confermato l’impostazione che vede nella RSA multiservizi la proposta fondamentale per il rilancio del settore, in quanto in grado di mettere a disposizione delle istituzioni e dell’intera cittadinanza uno dei punti di forza delle RSA, e cioè l’équipe multidisciplinare.
La presenza in RSA di medici, infermieri, psicologi, terapisti della riabilitazione, educatori professionali, dietisti, OSS consente di articolare un lavoro di équipe assai avanzato, certamente utilizzabile e a disposizione dei cittadini nell’immediato.
La RSA potrebbe diventare quindi il cardine del nuovo sistema, partendo quindi dalla forza dei professionisti, disponendo di spazi verdi e di locali attrezzati per la socializzazione, la valutazione multidimensionale e la cura, nonché della organizzazione h24 necessaria per garantire i moderni servizi di tele-monitoraggio e teleassistenza, nonché per essere punto di riferimento locale per le attività di assistenza domiciliare. Appare in quest’ottica indispensabile una revisione del DM 77, riconoscendo pienamente il loro ruolo all’interno del servizio sanitario pubblico.
Capurso ha poi presentato altre due proposte di Anaste per il miglioramento degli aspetti previsti dalla Legge delega, ed in particolare l’affidamento ai medici responsabili di struttura dei compiti clinici di medicina di base, e l’inserimento in tempo reale dei posti letto disponibili in RSA nel sistema delle centrali operative ospedaliere.
Il primo provvedimento, visto che per legge, i medici responsabili di RSA sono provvisti, nella maggioranza delle regioni, di specializzazione in geriatria o branche equipollenti, servirebbe per affidare loro i compiti di cura, a parità di costi, diversi benefici : la valorizzazione dei medici di struttura, un costante monitoraggio dei pazienti, liberare 300.000 posti ai medici di base che al momento non sono più in grado di prendere in carico gli utenti.
La seconda proposta riguarda la possibilità di inserire in tempo reale, nel sistema di monitoraggio dei posti letto disponibili in fase di dimissione dai reparti ospedalieri, anche i posti letto liberi nelle RSA, permettendo così il ricovero immediato in strutture assistenziali più idonee, con dimissioni nei tempi previsti, con risparmio di milioni di giornate di permanenza impropria dei pazienti in ospedale, riducendo il rischio di infezioni ospedaliere, ed altre complicanze per pazienti e familiari.
Ha concluso il Presidente: “Le RSA sono pronte ed aperte ad ogni più ampia iniziativa per il miglioramento della qualità dei servizi, ma appare necessario garantirne la sostenibilità economica, attraverso la revisione dei corrispettivi e soprattutto dissipare le preoccupazioni legate ai contenuti del DL 118/2022, decreto concorrenza, che hanno disorientato i gestori, ai quali bisogna prospettare un quadro di continuità e stabilità normativa”.
Maggiori approfondimenti sul sito dell’Associazione Nazionale Anaste.